« Una stella cadente è caduta dal tuo cuore ed è atterrata nei miei occhi.
Ho urlato forte, perché li ha trapassati, e ora mi ha lasciato cieco.
Le stelle, la luna, sono state tutte spente.
Mi hai lasciato nel buio.
Nessuna alba, nessun giorno, sono sempre in questo crepuscolo,
All'ombra del tuo cuore.
E nel buio, posso sentire il battito del tuo cuore.
Ho cercato di trovare il suono,
Ma poi si è fermato, ed ero nell'oscurità,
E così oscurità sono divenuto. »
F. + t. M.
venerdì 30 novembre 2012
martedì 27 novembre 2012
Piezz 'e cor.
Adesso devo davvero riprendere, devo davvero ricominciare, tornare alla vita di sempre, alle giornate di sempre, buie, ora che tu non ci sei. Ma ce la farò, te lo prometto.
Ti voglio bene sempre...
Ti voglio bene sempre...
lunedì 26 novembre 2012
M; O.
Mi sto facendo forza, davvero, ce la sto mettendo tutta. Ho cercato di riempire il più possibile queste giornate, ho parlato di te e di tutto ciò che è successo con tante persone, ho sentito tanti consigli, tanti incoraggiamenti, pensieri e pareri. Ho fatto del mio meglio per scacciare il pensiero, per tamponare il sangue che ne fuoriesce, e ho visto dei risultati. Vedi, sono bravo, davvero.
Però è dura, è difficile. Ecco, questo è uno di quei momenti in cui mi raccolgo troppo in me stesso, la testa smette di correre, si ferma e tu stai lì, che mi guardi, e non posso che pensare a te. E gli occhi inevitabilmente si inumidiscono.
È difficile, davvero. Oggi, risentire la tua voce, dopo questi giorni bui, è stato come essere pugnalato da un un tulipano, una sensazione di leggero dolore, di sofferenza anestetizzata, che però rimane, s'impianta nel cuore con forza.
E domani vederti... Come sarà? È buffo perché mi ero figurato questo giorno in maniera totalmente diversa, quasi opposta. Ma continuerò a farmi forza, come ho fatto finora, non mollerò.
Ma sarà arduo, tanto. Perché rivedrò te, il tuo viso, quelle labbra che non mi appartengono più, quelle mani che non perlustreranno più il mio corpo, quegli occhi che non mi diranno più tutte quelle bellissime parole mute che mi hanno detto fino a quel momento. E probabilmente avrai pochissimo tempo per me, a ragione, chi sono più ormai? Non ho più un posto di privilegio nella tua vita, hai ben poco da condividere con me, non l'hai più.
Ovunque vado mi sembra di vederti, ti ritrovo in mezzo agli altri, sento il tuo profumo che mi passa sotto il naso. Vedere foto di te, insieme ad altri, e io non sono lì con te a far parte di quei momenti... Fa male, tanto.
E poi te ne andrai. E poi? Noi? Cosa? Non c'è un noi. Poi ognuno per la sua strada. Tornerai? Ci sentiremo ogni tanto? Magari ci rivedremo...
Non doveva andare così, ne sono certo. Non in questo modo.
Mi manca tutto di te, tanto.
Mi manchi tu, Giuse', troppo...
Però è dura, è difficile. Ecco, questo è uno di quei momenti in cui mi raccolgo troppo in me stesso, la testa smette di correre, si ferma e tu stai lì, che mi guardi, e non posso che pensare a te. E gli occhi inevitabilmente si inumidiscono.
È difficile, davvero. Oggi, risentire la tua voce, dopo questi giorni bui, è stato come essere pugnalato da un un tulipano, una sensazione di leggero dolore, di sofferenza anestetizzata, che però rimane, s'impianta nel cuore con forza.
E domani vederti... Come sarà? È buffo perché mi ero figurato questo giorno in maniera totalmente diversa, quasi opposta. Ma continuerò a farmi forza, come ho fatto finora, non mollerò.
Ma sarà arduo, tanto. Perché rivedrò te, il tuo viso, quelle labbra che non mi appartengono più, quelle mani che non perlustreranno più il mio corpo, quegli occhi che non mi diranno più tutte quelle bellissime parole mute che mi hanno detto fino a quel momento. E probabilmente avrai pochissimo tempo per me, a ragione, chi sono più ormai? Non ho più un posto di privilegio nella tua vita, hai ben poco da condividere con me, non l'hai più.
Ovunque vado mi sembra di vederti, ti ritrovo in mezzo agli altri, sento il tuo profumo che mi passa sotto il naso. Vedere foto di te, insieme ad altri, e io non sono lì con te a far parte di quei momenti... Fa male, tanto.
E poi te ne andrai. E poi? Noi? Cosa? Non c'è un noi. Poi ognuno per la sua strada. Tornerai? Ci sentiremo ogni tanto? Magari ci rivedremo...
Non doveva andare così, ne sono certo. Non in questo modo.
Mi manca tutto di te, tanto.
Mi manchi tu, Giuse', troppo...
domenica 25 novembre 2012
Sterzata.
Mancava poco, davvero ci voleva poco perché accadesse, perché approdassi a quella concretezza di sentimenti e a quella consapevolezza che mi avrebbe portato alla brillantezza d'animo. Già davo tanto, molto più di quanto dovessi, forse. E se le giornate fossero continuate a susseguirsi come hanno fatto da quella sera fino a quel pomeriggio, avrei fatto di più, ancora di più. Ti avrei dato tanto, davvero, tutto, ne sono certo. Ti avrei dato ogni cosa, senza riserve. Ti avrei dato tutto. Sbagliando forse, ma, davvero, ti avrei dato tutto.
Ma tu non l'hai voluto.
Mi manchi...
venerdì 23 novembre 2012
Come vorrei che mi vibrasse il cellulare, che andassi a vedere di chi è il messaggio, vedessi che sei tu, lo aprissi e leggessi le tue parole, che mi dicessero che ti manco, che forse non funziona così, che hai sbagliato qualcosa, che vorresti tornare indietro, che non ha senso, che non è giusto, che ti manco tanto, forse troppo per vivere una situazione così. Che ti dispiace, che in realtà non vuoi questo, ma vuoi tutto quello che c'è stato tra noi, tutto quello che siamo stati noi - prima di quel pomeriggio. Come lo vorrei... Perché correrei da te senza pensarci neppure un attimo. Sarei da te in un nanosecondo, e ti abbraccerei, e ti bacerei, e sarebbe l'eterno e l'infinito che si infilano fra le nostre mani.
Ma non accadrà. E io lo so. Ma, ti prego, spiegalo tu al mio cuore...
Ma non accadrà. E io lo so. Ma, ti prego, spiegalo tu al mio cuore...
giovedì 22 novembre 2012
I just ride.
Mi sento come se fossi sull'orlo di un precipizio. Basta un alito di vento, il minimo soffio, per cadere giù, nel baratro profondo del mio malessere più buio. Ma cerco di rimanere in piedi, di stare in equilibrio, di appigliarmi a quei pensieri che fanno placare il vento, che lo spostano oltre, altrove, lontano da me. Eppure, se cadessi esploderei e getterei fuori tutto, ma la risalita sarebbe troppo ardua. Una caduta che sarebbe solo una parvenza di appagamento.
mercoledì 21 novembre 2012
Devo abituarmi. Abituarmi a non ricevere il tuo buongiorno, a non ricevere la tua buonanotte, a non sperare che sia tu quando mi arriva un messaggio. Abituarmi a non aspettare che arrivi il momento in cui ti chiamerò, abituarmi a non vedere l'ora di stare insieme a te. Devo abituarmi a tante cose.
Com'è possibile che due settimane fa dormivamo abbracciati e ora siamo così distanti? Voglio morire...
Com'è possibile che due settimane fa dormivamo abbracciati e ora siamo così distanti? Voglio morire...
domenica 18 novembre 2012
sabato 17 novembre 2012
Perché? Perché neppure provarci? Perché precluderci così una possibilità, la possibilità di continuare a stare insieme? Come facciamo? Io non ci riesco, io non lo accetto, non ce la posso fare. Non è un discorso logico, non ha senso, non va bene. Mi devi spiegare, dobbiamo parlare, dobbiamo chiarire, perché a me non sta bene. Non puoi farmelo, io mi sto logorando, ho il cuore lacerato, non puoi farmelo, non tu. Ti prego.
sabato 10 novembre 2012
Please don't take my sunshine away...
Lo vedi? Sto già piangendo, non riesco a trattenere le lacrime. Perché ci penso, in continuazione, e ogni volta che sto con te non riesco a capacitarmi di come sia possibile che tutto ciò debba arrivare ad una fine. Non lo capisco, non lo accetto, non lo voglio. Come puoi andartene? Come puoi farlo, come puoi abbandonarmi così, dopo tutti questi baci, dopo tutte queste carezze, questi sorrisi, questi abbracci? Come fai? Non va bene, si dovrebbe vietare, non si può permettere che un cuore soffra in questo modo. Perché è andata così? Perché la vita si diverte così tanto a fregarti? Perché questo, tutto?
Mi manchi, mi manchi già, mi mancherai, mi mancherai da morire...
Mi manchi, mi manchi già, mi mancherai, mi mancherai da morire...
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