venerdì 8 aprile 2011

A well full of nothing.

Sì, il mare. Proprio il mare. Hai presente quella immensa distesa di acqua? Quella che in lontananza si perde assieme al cielo in una danza di luci blu. Hai presente quella corsa verso il mare? Quello scalpitare di piedi, quei granelli di sabbia che volano via e si disperdono intorno a te? E quella brezza che ti entra dentro e ti permette di sgretolare il macigno che dorme sul tuo cuore? L'hai presente? Riesci a percepirla? E ancora: quelle lacrime, quella sensazione di liberazione che hai solamente piangendo, urlando, dimenandoti, scalciando. Liberazione. Il pianto come gioia liquida nell'immensità del dolore, che è duro, forte, non si scalfisce, no. E tutto prende la forma di sogno, di irrealtà, di disperazione, che è però luminosa, abbagliante. Che cos'è? Che cos'è? Dimmi, cosa è? Questa pioggia che cade da un cielo senza nuvole... Dimmi cosa è.

Beautiful ignorance of what it is. 
Because of impossibility of realizing. 
And will that doesn't want to know.
















...liquides pensées...

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