È notte. Un cane abbaia. Un qualcosa di morbido fruscia silenziosamente fra l'erba alta. Un'automobile corre in lontananza lungo le vie luminose.
Su, in alto, la luna. Lucente, splendente, fatta di latte e sole. Sentenzia sulla notte, ammaestra le stelle, getta come una polvere la sua luce sulle colline e sulle terre e sulle cime delle montagne. Le montagne, che si ergono a baluardi, a guardie della notte, che segnano il confine fra la realtà e il sogno, fra la vita e la morte, fra il conosciuto e l'ignoto. Le montagne, che prepotenti, lì, ferme, immobili, silenziose, intransigenti.
Cosa c'è di là dalle montagne? Cosa vede il tuo occhio? E il tuo cuore? E quella lacrima nella tua mente, cosa vede lei?
Luci morenti attorno, il silenzio e la lucentezza di una notte che sfuma via, sulle note malinconiche di passi che stanchi girano l'angolo... e svaniscono.
Looking in the eye of a devil's well.
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