venerdì 22 febbraio 2013

Il nome.

Stamattina è venuto il mio demone. È passato a trovarmi, era tempo che non ci vedevamo.
Si è seduto affianco a me, sulla panchina, davanti alla spiaggia. In fondo, probabilmente, lo stavo aspettando.
Mi ha salutato con garbo, è stato gentile. Mi ha parlato molto, con calma. Si è interrotto qualche volta nel suo conversare, ma era comunque un discorso liscio e scorrevole. Lo ascoltavo mentre il vento mi scompigliava i capelli e gettava sabbia nei miei occhi, ma non li chiudevo.
Quando ha finito di parlare, io non ho detto nulla. Mi sono voltato verso di lui e l'ho guardato, e forse mi è scesa qualche lacrima. Lui ha sorriso, mi ha abbracciato e se n'è andato con passo felpato.
Continuavo a piangere mentre il mare mi arrivava al collo.

martedì 19 febbraio 2013

Certi disagi, infimi, ma che quando ti prendono, non ti mollano. Mi fa ridere perché c'era un tempo in cui ne ero lontanissimo, non sapevo neppure della loro esistenza. E adesso, invece, sono così presenti. Ma me ne fotto. Chiaro? IO ME NE FOTTO. Andate affanculo. Tutti quanti.

giovedì 14 febbraio 2013

Romanzo.

Sei stato il mio migliore amico
Ora con "dopo che è tutto finito" tra le mani
Non posso venire da te per essere consolato
Perché siamo al di fuori dei limiti durante questa transizione

Questo dolore mi opprime
Brucia nel mio stomaco
E non riesco a smettere di sbattere contro le cose

Pensavo che saremmo stati semplici insieme
Pensavo che saremmo stati felici insieme
Pensavo che saremmo stati senza confini insieme
Pensavo che saremmo stati preziosi insieme
Ma mi stavo tristemente sbagliando

Sei stato la mia anima gemella e poi qualcuno
Ti ricordavo il momento in cui ti ho incontrato
Con te sapevo che il volto di Dio era splendido
Con te ho visto il divertimento e la crescita

La perdita mi sta intorpidendo
Perfora il mio petto
E non riesco a smettere di gettare ogni cosa

Pensavo che saremmo stati sexy insieme
Pensavo che saremmo evoluti insieme
Pensavo che avremmo avuto bambini insieme
Pensavo che saremmo stati una famiglia insieme
Ma mi stavo tristemente sbagliando

Se avessi un conto per tutte le filosofie che ho condiviso
Se avessi un penny per tutte le possibilità che ho fatto presenti
Se avessi dieci centesimi per ogni mano alzata in alto
La mia ricchezza non renderebbe tutto ciò meno duro

Pensavo che saremmo stati geniali insieme
Pensavo che saremmo guariti insieme
Pensavo che saremmo cresciuti insieme
Pensavo che saremmo stati avventurosi insieme
Ma mi stavo tristemente sbagliando

Pensavo che avremmo esplorato insieme
Pensavo che saremmo stati ispirati insieme
Pensavo che avremmo volato insieme
Pensavo che saremmo stati ardenti insieme
Ma mi stavo tristemente sbagliando

mercoledì 13 febbraio 2013

Calamità.

È una pesantezza che ogni tanto torna a riafforare, come un ramoscello che si muove pigro sull'acqua avvicinandosi e allontanandosi dalla riva. Così fa questo malumore, spinto dalle onde dei miei pensieri, che vigoroso si appoggia sulle rive della mia coscienza, stringendomi il cuore. E mi metto a rimuginare, a riflettere, a considerare, per consolarmi, calmarmi, rassicurarmi, scacciare il pensiero. Magari sì, si allontana, ma non ci mette molto a tornare. Sempre presente.
Quante cose vorrei, e quanto fa male il desiderio.
Non riesco a districarmi.

martedì 5 febbraio 2013

Io di pensarti non ho smesso neanche un attimo.

Ci troveremo ancora
Più grandi e più sinceri in una lacrima
E parleremo ancora
Di cieli immensi
Avremo nuove verità

Dimmi se ti ho deluso
E quanto hai pianto senza di me
Io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
E quanto dura l’eternità

Ci abbracceremo ancora
Più stretti di un anello
Che non toglierò
E chiederemo al mondo
Che male abbiamo fatto
Per restare qui

Dimmi se ti ho perduto
E quante volte hai cercato me
Io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
Ci meritiamo l’eternità

Dimmi se
Senti me
Come fossimo una cosa sola
Una foglia in mezzo a questo vento
Che ci ha portato l’eternità
L’eternità, l'eternità...

Il tempo è già finito
Lo spazio è aperto davanti a noi
Che siamo come diamanti
Pronti a non spezzarsi mai
Ci meritiamo l’eternità
L'eternità, l'eternità...


È così. Mi sembra di leggere me, io che ti parlo. Perché è così, sai? "Io di pensarti non ho smesso neanche un attimo"... Perché adesso l'ho capito. Sì, ci ho messo un po' di tempo, ma l'ho capito. Che, in fondo, io ti sto aspettando. Sto aspettando che tu torni, che tu torni da me. E ci spero, in fondo ci spero, ci spero con tutto me stesso. Siamo come un elastico teso, tesissimo, ma fino a quando? Arriverà il momento in cui rimbalzeremo l'uno contro l'altro?
Io ti aspetto, davvero, lo faccio.
L'eternità...

sabato 2 febbraio 2013

È tutta colpa tua, tutta colpa tua! Stronzo! Tutta colpa tua, tutta colpa tua...
Torna da me...