Stamattina è venuto il mio demone. È passato a trovarmi, era tempo che non ci vedevamo.
Si è seduto affianco a me, sulla panchina, davanti alla spiaggia. In fondo, probabilmente, lo stavo aspettando.
Mi ha salutato con garbo, è stato gentile. Mi ha parlato molto, con calma. Si è interrotto qualche volta nel suo conversare, ma era comunque un discorso liscio e scorrevole. Lo ascoltavo mentre il vento mi scompigliava i capelli e gettava sabbia nei miei occhi, ma non li chiudevo.
Quando ha finito di parlare, io non ho detto nulla. Mi sono voltato verso di lui e l'ho guardato, e forse mi è scesa qualche lacrima. Lui ha sorriso, mi ha abbracciato e se n'è andato con passo felpato.
Continuavo a piangere mentre il mare mi arrivava al collo.
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