C'è qualcosa, non so, forse un magnete (o una stella?), in queste mani legate, o sensazioni prossime all'abbraccio, parvenze false di pelli mescolate, che mi porta a pensare diversamente, per errore magari, a un domani troppo vicino, a un orizzonte sotto i miei piedi, e mi sento cadere, cedere, cadendo, via, subito, immediato.
Ti tengo.
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