Sempre più spesso mi ritrovo a pensare all'estate: al Sole, al calore, alla luce alle 8 di sera, ai campi di grano, ai fiori, ai frutti. Oppure mi capita di pensare a quei pomeriggi primaverili malinconici in cui il Sole scendeva lentamente oltre le montagne e gettava qualche spiraglio di luce sui muri della casa. La porta veniva lasciata aperta e qualche brezza fresca girovagava fra le stanze. Poi penso a te, e vorrei averti qui. Vorrei vivere questi momenti con te, ma tu non ti lasci capire. Sto sbagliando io? Vorrei un po' più di chiarezza. Non vuoi darmela, evidentemente. Pazienterò. Spero solo che tutto ciò abbia un senso. Decisamente non vorrei che tutto dovesse finire come tema possa fare. Ma il dubbio viene, cosa posso farci? E se fosse, che faccio? Ho superato il momento peggiore, ma ciò non toglie che soffrirei. È che ho capito che non posso vivere senza queste emozioni e... cazzo, non puoi farmi una cosa del genere, no?! Senti, aspetto, okay? Però spiegami poi. Devi farlo.
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