Che cos’è stato? Un incontro. Soltanto? No. Non è vero. E lo sai. Che ci faceva quello splendore nei tuoi occhi? Perché ne aveva preso il posto? E quel sorriso che mi ha lacerato la luce della stanza? E poi, le tue parole, la tua voce, il tuo tono rassicurante e calmo, liscio, pacato, senza increspature. Meraviglioso. E quel maglioncino grigio, quelle spalle da cingere, quelle braccia da accarezzare. Cosa mi hai fatto? Dimmelo. Anzi no, non farlo. Perché non lo sai. Io non lo so. Ma è meglio così.
Nessun commento:
Posta un commento