venerdì 4 gennaio 2013

Le mani ricordano.

Gira che ti rigira, sempre lì si torna, sempre lì torno: tu non ci sei. Come sarebbe stato se tu non fossi andato via? Come sarebbe ora se tu fossi rimasto? Tutti i giorni trascorsi finora, tutto quello che ho fatto, che ho pensato, che ho provato... sarebbe stato tutto diverso. A quest'ora come saremmo? Che faremmo? Che penseremmo? Come sarebbe cambiato tutto?
Più ci penso e più mi ritrovo in un vortice di incomprensibilità, che gira veloce come un tornado, che mi disperde i pensieri, li mette in disordine e mi ritrovo in uno stato di confusione ancora peggiore. Non sarebbe avvenuto nulla di tutto ciò che è accaduto se tu non fossi andato via... Non sarei qui forse, sicuramente non starei a scrivere queste righe, che fuoriescono da un malessere che mi porto costantemente dentro, e che ogni volta, ogni singola volta, non fa che premere per ripiazzarsi davanti ai miei occhi. E di nuovo non capisco, di nuovo mi chiedo come sarebbe...
Tu eri certezza. Noi eravamo certezza. Ora mi sento un naufrago che cerca disperatamente un appiglio, e quando pensa d'averlo trovato, quelle mani, non più abituate, sono sempre troppo scivolose.

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