giovedì 19 maggio 2011

149

  La sala era diventata ormai molto calda, l'inaugurazione era cominciata da tempo. Rimanevano poche persone sedute ai tavoli, a prendere in compagnia una birra, a fare due chiacchiere. La musica era ad alto volume, molta gente continuava a ballare, allegra, un passo dopo l'altro, nella luce arancio dei lampadari.
  Loro due erano in piedi dietro la cassa, che guardavano gli altri ballare. Lui aveva indosso una camicia blu scuro e un paio di pantaloni neri, roba leggera, vista la temperatura che s'era alzata negli ultimi giorni. Lei era graziosissima nel suo vestito acqua e sapone, anch'esso blu, leggero, senza pretese. Uno affianco all'altra, guardavano gli altri ballare, tenendosi per mano.
  «Non credevo ti saresti mai messa questo bracciale» le disse sorridendo.
  «Tutto può succedere» rispose lei con uno sguardo malizioso. «E poi non ho mai detto che non mi piaceva».
  «Come per la giacca... Usi sempre le stesse frasi di circostanza» disse lui, dandole un bacio vicino l'orecchio. Lei sorrise.
  «Mi piace guardare questa gente che balla. C'è qualcosa di particolare, in loro, un'energia che li muove e che li rende inconsapevoli dei movimenti che fanno. Come se fosse involontario. Lo fanno, basta, senza un vero perché. Ballano per ballare».
  Alle parole di lei lui ripose lo sguardo su quei corpi che si muovevano fluidamente in mezzo alla sala.
  «La danza è un'arte particolare» rispose. «Include tutto il corpo, ogni singola membrana, prende cuore, mente, gambe, polmoni. È un mostro che ti cattura, che ti ingoia, ma è piacevole. Ci sei dentro e non te ne rendi conto. Senti i brividi che ti percorrono la schiena, gli occhi ti si illuminano, e inizi a muoverti inconsciamente, e balli, balli, balli...»
  «Balli, balli, balli...» rispose lei.
  E poi, senza guardarsi, senza dirsi alcunché, ancora mano nella mano, si spostarono dalla cassa, si posizionarono al centro della sala, uniti, insieme, e iniziarono a ballare. Quell'energia li aveva presi, li possedeva. E loro ballavano, sentendosi vivi, senza un vero perché. Ballavano per ballare. Loro ballavano, e ballavano, e ballavano...

Nessun commento:

Posta un commento